In genere questa domanda presuppone che debba essere qualcun altro a farlo: ad es., l’editore. Oppure che non dovresti essere tenuto a impegnarti nella promozione del tuo libro perché, insomma, tu l’hai scritto: adesso siano gli altri ad andare a leggerselo. Tuttavia, i motivi per cui dovresti promuovere il tuo libro – e volentieri, per giunta – ci sono.
Se l’hai autopubblicato, il motivo è semplice: nessuno lo farà al tuo posto. Se non lo farai, semplicemente nessuno ti leggerà. La stragrande maggioranza ignorerà perfino che sia uscito. In più, la promozione che farai dovrà essere qualcosa di più della copertina in qualche gruppo su FaceBook, senz’altro aggiungere, quasi con sufficienza. Né basterà inserire la quarta, qualche elemento della sinossi o un generico e stucchevole invito del tipo: «È uscito il mio nuovo libro; se qualcuno vuole leggerlo…» La promozione va pensata, curata, seguita. E il lettore va invitato esplicitamente. Dovrà avere voglia di acquistare il tuo libro, e quella voglia devi fargliela venire tu.
Ma, anche se non hai autopubblicato, il tuo editore non farà mai tutta la pubblicità che vorresti da lui. Non importa che sia grande o piccolo: anche il primo d’Italia non investe mica su tutti i libri che fa. Il tuo contributo alla promozione sarà centrale sempre. Perché gli amici – quelli che ti conoscono, che frequentano i social network nella tua cerchia e sanno quello che vali nel tuo campo – saranno i primi a essere interessati. Se frequenti gruppi di lettura dove partecipi attivamente e altri del gruppo hanno cominciato a conoscere i tuoi gusti e ad apprezzarli, potranno apprezzare anche il tuo ultimo nato. L’editore farà la sua parte; ma la tua è molto importante.
C’è infine un’innata ritrosia per l’aspetto commerciale della questione: proporre il tuo libro a qualcuno, tecnicamente, è cercare di venderglielo. E trattare un amico come un potenziale cliente ti ripugna. Ma, in definitiva, per quale motivo lo hai pubblicato, se non perché pensi che valga la pena di essere letto? Tu stai proponendo il tuo libro per quello che è, senza inganni o infingimenti: un’opera su cui hai lavorato molto, che ha un prezzo di copertina. Proporlo al pubblico significa semplicemente provare a raggiungere i tuoi lettori e sperare che gli piaccia, magari parlarne insieme, ricevere spunti per il prossimo, e magari scrivere qualcosa che possa piacere loro ancora di più. Sulla promozione ci sarebbe ancora tanto da dire. Ma alla fine il punto è: si scrive, si legge, per il piacere di tutti. Perché tirarsi indietro?