Resto qui, di Marco Balzano – recensioni #7

Trina è una ragazza della val Venosta che ama la sua vita ma non ha ancora chiarito con se stessa cosa farne: le piace il giovanotto che frequenta casa loro, Erich, ma fosse per lei continuerebbe a inventarsi occasioni per osservarlo di nascosto mentre chiacchiera con suo padre sull’uscio di casa. Un’idea però ce l’ha chiara: vuole fare la maestra. Per insegnare ai bambini di Curon, il paese in cui vive, a parlare e a scrivere correttamente la loro lingua madre: il tedesco. Ma è il momento peggiore per nutrire quest’ambizione: i fascisti hanno preso il potere e hanno dichiarato su tutto il territorio nazionale la supremazia dell’italiano. Vietato insegnare altre lingue, dunque, anzi: vietato anche solo parlarle. Ed ecco che Trina si ritrova, con l’aiuto del prete del paese, a diventare un’insegnante clandestina, del cui fervore e del cui impegno qualcuno vicino a lei comincia a fare le spese. I fascisti però non hanno proclamato solo la supremazia della lingua italiana, ma anche della razza: e molti compaesani stanno già prendendo la via dell’Austria, abbandonando le loro case. Ciò che non dispiace alla Montecatini, appena giunta sul posto, con l’intenzione di costruire una gigantesca diga che sommergerà la valle per oltre venti metri d’altezza…

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Perché scrivere, di Zadie Smith – recensioni #6

Perché lo scrittore scrive? Qual è la sua urgenza, la sua necessità? Scrive per pura vanità, per il desiderio di cambiare il mondo, per rivalsa nei confronti di chi non ha mai creduto in lui… per tutte queste cose insieme? Che cosa significa veramente “scrivere”? In cosa consiste questa attività tanto gloriosa quanto sfuggente? Che cosa distingue la buona narrativa da quella scadente?

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Le investigazioni private. Guida operativa, di Alberto Paoletti e Gianpaolo Luzzi – recensioni #4

La figura dell’investigatore privato è soggiogata dall’immagine che la narrativa e il cinema hanno stereotipato e reso celebre: quella di un uomo che se ne va in giro in abito scuro e cappello, che si muove spesso ai limiti della legalità (se non oltre) e che si apposta sempre in auto con un socio a cui, con l’occasione, elargisce consigli di mestiere e lezioni di vita.

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Delitti e castighi, di Michele Frisia – recensioni #1

Un carabiniere può essere “commissario”? È vero che un uomo, raggiunto da un proiettile, fa una salto all’indietro come se fosse stato investito da un cinghiale in corsa, come si vede nei film? Chi è il “sostituto procuratore”? Che cosa intendono i poliziotti quando dicono che l’appostamento verrà eseguito in una “balena”? Si può sequestrare una persona senza farsi neanche un giorni di carcere? Che differenza c’è fra ingiuria, calunnia e diffamazione?

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